De foc i de vellut

DI FUOCO E DI VELLUTO

Miquel Pujadó ha scritto, composto e adattato circa 300 canzoni nel corso della sua carriera artistica, per lui e per altri artisti (Dyango, La Salseta del Poble Sec, Guillermina Motta, Aute, Titot, Lídia Pujol, La Principal de la Nit…) , ma gli ultimi anni li aveva consecrati principalmente a progetti discografici “speciali”
(dedicati ai poeti e a adattamenti delle canzone di Brassens), ai romanzi per ragazzi e ragazzi e al teatro – con la complicità del compianto Carles Canut come regista, e attori come come Joan Pera, Enric Majó, Josep M. Pou e così via. Ora, a dodici anni dall’ultimo CD scritto e composto interamente da lui (A
contraveu, 2010), presenta un nuovo album (De foc i de vellut), che vede la luce a soli 40 anni dall’uscita del suo primo album El temps dels fanals en flor (1982). Il CD include sedici brani. Quattordici sono brani inediti, lavorati musicalmente con il produttore, arrangiatore e polistrumentista Xavier Batllés (Orquestra Mirasol, La Rondalla de la Costa, ecc.), con testi che sono vere e proprie opere di oreficeria,
ricchi di giocoleria verbale, umorismo, tenerezza e , quando appropriato, ferocia, e condita con melodie attente e con arrangiamenti brillanti quanto eclettici. Pujadó è l’autore e compositore di tutte le canzoni, ad eccezione di “Com una cançó de Jacques Brel”, firmata insieme al musicista e cantante francese Romain Didier. La registrazione ha la collaborazione dei musicisti Quim Ollé, Josep Maria Duran, Pedro Javier González, Laia Glück, Xavier Figuerola, Martín Meléndez, Natalia Mediavilla, Toni Calvo, Pau Benítez, Imma Ortiz, Blai Casals, Laura Espejo e David Pastor, e il attori e cantanti Ferran Frauca, Aina
Sànchez e Olga Suàrez. Gli ultimi quattro brani (e una ripresa strumentale) formano una sezione speciale:
LIFE CUTS (A LOOK IN THE REARVIEW MIRROR). Si tratta di canzoni con elementi autobiografici, registrate in occasione del 40° anniversario del primo album di Pujadó. Due sono nuovi: “Aquell temps de la Jazz Cava” e “Retalls de vida” e gli altri due sono nuove versioni di brani classici del suo primo periodo: “A
Terrassa hi ha una plaça” e “Soc un peix de inland » . Questa sezione è stata arrangiata da Marcel Casellas e dal pianista Antoni-Olaf Sabater, e si avvale della collaborazione di musicisti jazz di Terrassa come Pep Coca, Adrià Font, Josep M. Farràs e Joan Albert, e con la partecipazione del sassofonista e
clarinettista Xavier Figuerola, il chitarrista Alfons Rojo e il trombonista John do Buclet.

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